Carbone attivo in polvere super-fine

Carbone attivo in polvere super-fine combinato con l’ultrafiltrazione per un’eliminazione efficace dei microinquinanti dalle acque di scarico
Un nuovo processo di trattamento dei microinquinanti (MI) presenti nelle acque di scarico, denominato SCAP-UF e che permette di ridurre in maniera importante l’impiego di carbone, è stato testato con successo presso l’IDA di Châteauneuf-Sion. L’innovazione consiste nell’impiego di un carbone attivo in polvere super-fine (SCAP) combinato con l’ultrafiltrazione (UF). Un progetto pilota sull’arco di 2 anni (2018-2020) ha permesso di validare e di ottimizzare il funzionamento in continuo del processo su scala industriale, di valutare l’influsso di determinate variabili sull’abbattimento dei MI e di ottenere una prima stima dei costi di esercizio e investimento. 

I risultati delle prove effettuate confermano che la cinetica di adsorbimento dei MI sul SCAP è estremamente rapida (< 2 min.) e mostrano che le prestazioni di abbattimento dei MI grazie allo SCAP sono superiori del 25% rispetto all’impiego di CAP, con dei tempi di contatto < 30 min. 

In confronto con l’impiego di CAP, la tecnologia del carbone attivo in polvere super-fine, in combinazione con l’ultrafiltrazione, comporta i seguenti vantaggi:  

  • una riduzione di ca. il 20% della dose di carbone necessaria per ottenere un abbattimento dell’80% dei MI,  
  •  una messa in opera estremamente compatta (ingombro ridotto del 65 %),
  • un miglioramento notevole della qualità delle acque di scarico. 

 I risultati sono presentati nella rivista Aqua & Gas, no. 1, 2021: link


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